Sembra una storia fantastica, di quelle che se non le avessi vissute in prima persona, non avrei creduto nemmeno ad una parola…
Ogni tanto però succedono realmente e ti chiedi come hai fatto, come sei riuscito a mettere tutto assieme, pezzo dopo pezzo, un evento che ha dell’incredibile per come è nato, per cosa rappresenta e per come la forza della musica sia riuscita a spalancarci davanti tutte le porte in un crescendo di incontri e anche di aspettative.
Era l’aprile del 2017 quando, complice la grande amicizia con l’inossidabile Umberto Rosati segretario del Coro Monte Orsaro, abbiamo preso parte al pranzo del loro Coro e li c’era Veneri che quasi ci aspettava.
Dopo i saluti di rito ci ha immediatamente spiattellato un suo sogno… Interpretare con i cori maschili popolari Trentini il suo “Requiem nei Monti”, da lui composto tra il 2015 e il 2016 e nato proprio per l’organico di coro maschile popolare e orchestra per commemorare l’anniversario dei 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale nel novembre del 2018.
Nel giugno del 2017 assieme ad Emanuele ci siamo recati a Parma dove l’autore ci ha suonato al pianoforte tutta la partitura e ce ne siamo tornati in valle con la stessa sotto il braccio, tante domande per la testa, ma in cuore una grande speranza, quella di riuscire in un’impresa difficile quanto ambiziosa ma consci di avere con noi un grande e significativo “Progetto artistico” per tutta la coralità alpina Trentina, oltre che ovviamente di alto valore commemorativo per il centenario della fine della I° Guerra Mondiale.
L’opera è stata scritta in quasi 2 anni di lavoro duro e amanuense da parte del M° Veneri al quale va soprattutto la nostra gratitudine per averci “regalato” questo gioiello, una partitura che si snoda attraverso tante melodie a noi care e che sono le antiche perle di un repertorio Trentino di canti di montagna che hanno reso grande questa pratica musicale e la nostra terra nel mondo.
Non ha pari invece l’idea riuscitissima che ha avuto il Maestro, di incastonare sopra queste melodie le parole del testo latino integrale della “Messa da Requiem”. In particolare, sull’armonia rarefatta de “la sposa morta” viene cantato il “Requiem aeternam”, su “Ai preat” viene cantato il “Te decet himnus”, sulla versione in minore del Testamento del Capitano viene cantato il “Rex Tremendae Majestatis”, sulle note della Pastora e il lupo di Michelangeli “l’ingemisco” e così via, in un’alternanza di motivi più e meno conosciuti ma anche attraverso temi originali o legati alla produzione musicale dello stesso Veneri come per esempio la sua famosissima “Preghiera degli alpini”.
Il grande sentimento di amicizia che ci ha fatto conoscere Veneri e il Requiem ci ha seguiti comunque lungo tutto il percorso e quindi anche nel coinvolgimento delle altre ensemble corali e nei primi contatti con l’orchestra “i Filarmonici di Trento”.
Gli amici del Coro Città di Ala, del Coro Monti Pallidi di Laives, dell’Orchestra e del suo M° Alessandro Arnoldo hanno accolto la proposta con entusiasmo consentendoci di portare a termine tutti assieme questa impresa nel migliore dei modi, con alto senso di responsabilità, passione e professionalità e a loro va il nostro più grande ringraziamento per averci sostenuti in quasi un anno di lavoro assieme.
Lavoro che ha significato una grande crescita e un arricchimento musicale notevole per i gli 80 e più coristi che si sono cimentati su una partitura di 29 pagine con passione e ben capendo cosa questo Requiem rappresenti anche per tutti noi trentini e altoatesini.
A fine novembre quindi la Prima Nazionale Assoluta con l’organico per il quale l’opera è stata pensata e scritta: cori maschili popolari e orchestra: il sabato nella Cattedrale di Trento ad ore 20.30 e la domenica alle 16.00 nella chiesa di S. Agostino del convento di Gries a Bolzano.
Tutti voi cari amici che seguite il Coro Coronelle di Cavalese siete cordialmente invitati.
Leonardo Sonn e Emanuele Vanzo